Legata alla storia dell’antica città di Galeria, si narra la leggenda del fantasma "Senz'affanni", un menestrello che, morto tre secoli fa nella città, torna puntuale tutti gli anni in groppa al suo destriero bianco ed accompagnato dal mandolino canta e suona per la sua amata. C'è chi ancora oggi giura sulla presenza del fantasma, soprattutto d'inverno, quando il fiume Arrone, emissario del lago di Bracciano, è in piena. Dichiarano di sentire il rumore degli zoccoli ed un suono simile ad un lamento di dolore che sale dalla valle della Città Morta. Sono in realtà le acque del torrente che, attraversando i locali di un antico mulino, premono sulle pareti i rami di alberi trascinati dalla forza della piena emanando un suono provocato dalla caduta dell'acqua. Ad alimentare queste suggestioni, la presenza per secoli e fino alla metà dell'800 di cadaveri di persone morte di malaria e non seppellite e le cui anime irrequiete, secondo la leggenda, vagavano nelle notti di plenilunio alla ricerca di una pace che in vita non ebbero e che la morte senza sepoltura aveva allontanato per sempre.
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